Poesie di Natale, Lo Zampognaro di Gianni Rodari Alessio Ilari, Dicembre 21, 2014 Manca davvero poco ormai al Natale e quest’anno ho deciso di celebrarlo nel blog in maniera più decisa, d’altronde se lo spazio che ho sul web rappresenta le mie passioni non posso non esaltare il periodo che preferisco. Inserirò una poesia al giorno da oggi al 24 dicembre tra quelle che mi piacciono di più. Iniziamo con Gianni Rodari, “Lo Zampognaro”. Questa è una delle poesie a cui sono più legato, forse perché è stata una di quelle che ho letto quando ero piccolo e anche perché la figura dello zampognaro mi ha sempre affascinato molto. Ricordo quando ero bambino i miei genitori mi portavano a Roma per vedere il presepe di Piazza di Spagna, e li c’erano gli zampognari che suonavano le loro zampogne. A guardarli li trovavo anche un po’ buffi, ma sarei rimasto le ore a sentire quel suono così dolce e melodioso, mi piaceva davvero tanto. Lo Zampognaro, di Gianni Rodari Se comandasse lo zampognaro che scende per il viale, sai che cosa direbbe il giorno di Natale? “Voglio che in ogni casa spunti dal pavimento un albero fiorito di stelle d’oro e d’argento”. Se comandasse il passero che sulla neve zampetta, sai che cosa direbbe con la voce che cinguetta? “Voglio che i bimbi trovino, quando il lume sarà acceso tutti i doni sognati più uno, per buon peso”. Se comandasse il pastore del presepe di cartone, sai che legge farebbe firmandola col lungo bastone? “Voglio che oggi non pianga nel mondo un solo bambino, che abbiano lo stesso sorriso il bianco, il moro, il giallino”. Sapete che cosa vi dico io che non comando niente? Tutte queste belle cose accadranno facilmente; se ci diamo la mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno. Attualità Letteratura Pensatoio gianni rodariil giorno di Natalelo zampognaropoesia di nataleZampognaro