Recensione: “Il Ritratto di Dorian Gray” scritto da Oscar Wilde Alessio Ilari, Gennaio 25, 2014 Il Ritratto di Dorian Gray, scritto da Oscar Wilde, descrive un mondo aristocratico, dove tutto è vuoto e superficiale, pur senza criticarlo esasperatamente, in quanto è il mondo a cui lui stesso appartiene.Dorian è il protagonista del romanzo,dal bellissimo aspetto nella vita si “occupa” di coltivare le proprie amicizie e l’eleganza. Inizialmente viene presentato come un fanciullo ingenuo, acerbo alla vita e molto infleunzabile da personalità più forte. Tutto inizia nello studio di Basil Hallward, il suo amico pittore che lo “usava” come modello per i suoi quadri. Proprio nello studio di Basil Dorian fa la conoscienza di Lord Henry, sarà proprio quest ultimo con il suo cinismo e le sue teorie sulla vita a spingere Dorian sulla “cattiva strada” e a peccare come non mai, e sopratutto lo convince dell’importanza della sua bellezza.. Ed è proprio mentre Basil fa un ritratto a Dorian che quest’ultimo prega che la sua bellezza non svanisca e che sia il ritratto a subire l’avanzare dell’età. Con l’avanzare degli anni i suoi peccati aumentano di numero, di frequenza, di importanza e sebbene la sua bellezza rimane intatta la sua anima si macchia di orrori che sono impossibili da cancellare. Sebbene il suo aspetto sia di assoluto splendore la sua anima è un mostro ripugnante, e Dorian è ossessionato dal quadro, lo vuole controllare, lo vuole vedere, d’altronde per lui è come osservare la sua vera anima. Sebbene il suo aspetto non peggiori mai e la sua bellezza rimane immutata, la sua anima è ormai corrotta e prima o poi tutti debbono pagare il conto delle proprie azioni. Sono rimasto piacevolmente soddisfatto da “Il ritratto di Dorian Gray” e soprattutto dal trasporto che Oscar Wilde ha esercitato su di me nel farmi vivere l’atmosfera della vita aristocratica Inglese di quel periodo, mentre leggevo se chiudevo gli occhi mi sembrava di trovarmi in uno di quei salotti con il camino acceso a sorseggiare brandy e parlare di arte, e un istante dopo ero seduto in un grande salone a mangiare cacciagione e discutere sul senso della vita. Per il resto ogni parola è superflua, ho dato una breve descrizione del romanzo che è un grande classico a cui nessuno può rinunciare. Book Corner doriangrayoscar wilderecensioneritratto
Concordo con la recensione, nel leggere il libro mi sono sentita una dandy catapulata nei borghi inglesi! Rispondi