Blood Story, non è il solito horror Alessio Ilari, Agosto 26, 2013 Oggi mi sono imbattuto in questo film per caso, ed ho letto qualche recensione su internet. Sono stato attirato dalla frase che Stephen King ha utilizzato per definirlo: ” E’ il miglior film horror americano degli ultimi 20 anni”. Incuriosito da tale affermazione del maestro del brivido ho deciso di vederlo. Sinceramente sono rimasto positivamente colpito, era un pò che non vedevo un horror con una trama più consistente e dalle sfaccettature più profonde. Non certo il genere horror che va molto di moda ora, cioè quello che punta solo a farti saltare dalla poltrona e poi di per sè è un film vuoto e senza una storia decente, diciamo che questo film è un buon vecchio horror vecchio stile che va ad approfondire anche la situazione di Owen (il protagonista). Il ragazzo infatti ha problemi nel rapporto con i suoi coetanei e soffre di solitudine, il tutto aggravato dai suoi genitori che sono nel pieno del divorzio. Trama Owen è un timido e solitario dodicenne, vessato dai suoi compagni di scuola. Una notte conosce una strana ragazza di nome Abby, da poco trasferitasi nell’appartamento accanto al suo. È accompagnata da un uomo di mezza età, che lei dichiara essere suo padre. Man mano che approfondisce la conoscenza con la nuova e altrettanto solitaria amica, Owen si rende conto di un lato inquietante della personalità di Abby: la ragazza esce di casa solo di notte, è scalza ed affamata. Quando nella piccola comunità dove abitano iniziano a verificarsi macabri omicidi, Owen arriva a comprendere che l’amica è un vampiro ed è responsabile di quelle morti, ma invece di esserne spaventato, rimane sempre più affascinato dalla ragazza, fino a convincersi che nella loro amicizia potrebbe risiedere persino una soluzione drastica alla sua solitudine ed ai suoi problemi con gli altri coetanei. Trailer [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=s63CJSvKtdY&w=560&h=315] Cinemaniaco